PERCHÉ DOBBIAMO CONCIMARE IL PRATO?
Concimare il prato serve per averlo sempre folto e di un bel verde brillante. Lo concimiamo anche perché lo tagliamo! Ogni volta che tagliamo il prato ASPORTIAMO una parte di pianta, e quindi anche le sostanze che la pianta ha preso dal terreno per crescere.
La concimazione è una reintegrazione delle sostanze perse, per l’allontanamento di parti della pianta e anche per la dispersione naturale con l’acqua. In alcuni casi il terreno di partenza è povero di sostanze utili e quindi va concimato regolarmente.
Il momento della concimazione crea sempre un po’ di ansia, secondo me perché non si conosce abbastanza l’argomento. Allora proviamo ad approfondire, imparando a distinguere lo stato della pianta e quindi riconoscere di cosa può avere bisogno in quel momento, dal tipo di concime e quindi da cosa è composto e come agisce.
Prepariamoci in tempo per concimare il prato in modo da non essere colti di sorpresa! Vediamo mese per mese cosa fare e come.
CONCIMARE IL PRATO MESE PER MESE
- gennaio – periodo di stasi vegetativa: il prato non ha bisogno di lavorazioni. Abbiamo il tempo per studiare il piano di concimazione ideale per rendere nostro prato un SUPER PRATO!
- febbraio – è preferibile non dare sostanze che stimolino la crescita, anche se la temperatura sembra più mite. Una settimana di temperature miti non garantisce la fine dell’inverno. La lavorazione più utile in pieno inverno è l’apporto di stallatico o altro concime organico, che si trasformerà lentamente in sostanze assorbibili.
Questo per arricchire il terreno di tutte le sostanze naturali che un concime chimico non può dare, come gli acidi umici e gli acidi fulvici, ma anche tutte quelle sostanze che arricchiscono e sostengono il complesso sistema di microrganismi del terreno. Nel terreno vivo e ricco crescono piante sane.
- marzo – l’attività vegetativa riprende ad accelerare man mano che le temperature minime si mantengono sopra lo zero e le massime oltre i 12 – 15 °C.
Per far tornare il colore brillante del prato si usa l’azoto in forma pronta, immediatamente disponibile. Quindi la prima concimazione deve contenere l’azoto subito utilizzabile per la produzione di foglioline nuove, ma anche quello a lento rilascio, per continuare a sostenere la crescita primaverile.
Scegli un concime ricco di azoto ma in diverse forme (azoto da nitrato, azoto ureico, azoto a cessione programmata o in forma organica)
TIP: impariamo a conoscere l’Azoto – simbolo N (da Nitrum)
La funzione dell’azoto nelle piante è paragonabile a quella delle proteine nell’uomo: serve a costruire i nuovi tessuti. In particolare, per le piante, i tessuti VERDI.
Ricorda che l’azoto si “scioglie” molto velocemente nel terreno e viene trasportato via, in profondità dall’acqua. Allora è inutile e dannoso per l’ambiente fornire una dose elevata di azoto pronto, perchè non tutto utilizzabile dalle piante e il residuo si perde per percolazione, ma anche per dispersione di alcuni composti nell’aria.
Per evitare questa dispersione sono stati creati i concimi a lenta cessione e a cessione controllata che, con meccanismi chimici, trattengono l’azoto e lo rilasciano gradualmente. Con questi concimi si riduce anche il numero di interventi di concimazione.
Invece l’azoto contenuto nella sostanza organica è “naturalmente” a lento rilascio, perché c’è bisogno di tempo per decomporre le molecole organiche e liberare l’azoto e le altre sostanze.
- aprile e maggio – adesso il prato dà il meglio di sé. Le temperature sono ideali per la crescita e se la disponibilità di acqua non è un problema l’erba cresce con una velocità massima! Il taglio deve essere fatto almeno una volta a settimana.
Quindi anche la quantità di azoto richiesta è massima. In questo periodo la qualità del concime fa la differenza. Se non vuoi distribuire concime ogni quindici giorni o ogni volta che il colore del prato impallidisce, allora cerca un buon concime che sia ricco di azoto nelle diverse forme per averlo disponibile in modo graduale.
In questo periodo gli altri elementi del concime sono relativamente importanti e in ogni caso i concimi da prato sono sempre abbastanza bilanciati, con tutti i sali necessari, compresi i microelementi.
Per la dose da distribuire e i tempi, segui le indicazioni del prodotto acquistato e tieni d’occhio il colore e il vigore del tappeto erboso. Infatti può succedere che la pioggia abbondante o la crescita rapida del prato “divorino” più velocemente del previsto la dose di concime distribuita.
- giugno – Le temperature cominciano a salire e la vegetazione rallenta in proporzione. Anche la somministrazione del fertilizzante deve tenere conto di questo. Quindi concimare sì, ma meno di frequente.
- luglio e agosto – Quando la temperatura si stabilizza intorno ai 30°C e oltre dobbiamo dare al prato solo la dose di mantenimento del concime. Quindi usa un concime con meno azoto e regola correttamente l’impianto d’irrigazione, per non aggiungere allo stress termico anche quello idrico.
Nei prossimi articoli ti parlerò della regolazione dell’impianto d’irrigazione e delle altre operazioni di manutenzione.
- settembre – Passato il caldo furioso dell’estate, l’erba riprende a vegetare godendo delle temperature più dolci e delle piogge, riprendendo l’aspetto primaverile. Ormai hai acquisito “l’occhio clinico” per valutare se il prato ha bisogno di un’altra passatina di concime.
Puoi anche giocare d’anticipo e appena le temperature notturne diventano più gradevoli, spargi una dose di concime per avere un “effetto primavera” soddisfacente.
- ottobre, novembre e dicembre – Prima dell’arrivo dell’inverno dobbiamo fare “indurire” le piantine in modo da avere tessuti vegetali meno acquosi, più resistenti al gelo.
Il concime per l’autunno deve contenere una parte di azoto a lento rilascio per l’inverno, fosforo e potassio per irrobustire il fusto alla base e le radici, i microelementi e anche un buon apporto di sostanza organica.
Questo è il momento per dare anche il Ferro (uno dei microelementi) che, come regola generale, va distribuito nelle stagioni più fresche.
Il numero di concimazioni in questi mesi può essere di uno per l’autunno e uno a inizio dicembre.
Aumentare di 1 o 2 cm l’altezza di taglio (10-20% in più).
Fare l’ultimo taglio prima dell’inverno serve anche a raccogliere le foglie cadute dagli alberi. Anche se l’impianto d’irrigazione è in OFF, non dimenticare di controllare che il terreno sia bagnato a sufficienza, specialmente nelle zone con alberi che “rubano” l’acqua al prato. L’autunno è una stagione piovosa, ma a volte il clima fa brutti scherzi!
COME SI APPLICA IL CONCIME?
Come si mette il concime? Si calcola l’area del prato e si moltiplica per la quantità al mq indicata sulla confezione. A questo punto puoi scegliere di usare un attrezzo spandiconcime se la superficie è elevata, mentre per prati di 100 o 200 mq si può tranquillamente spargere a mano.
Per concimare il prato la tecnica è la stessa della semina: dividi a metà la quantità di concime per fare due passaggi incrociati. Dividi in strisce di circa 1 metro di larghezza il prato nelle due direzioni con dei picchetti e se preferisci tendi anche dei fili, prima in una direzione poi nell’altra. Procedendo all’indietro, spargi una manciatina leggera facendo circa due passi per ogni pugnetto e coprendo la larghezza di un metro.
Esaurita la prima metà del concime per la prima passata, procedi allo stesso modo nell’altra direzione. La tecnica dei passaggi incrociati serve ad evitare le macchie di colore diverso nel prato: se in un punto cade più concime rispetto ad un’altro, in quel punto il prato sarà più verde e più folto. Se non spargiamo uniformemente i grani possiamo avere un effetto a righe o a macchie!
TIP: impariamo a conoscere il Fosforo simbolo P (da Phosphorus) e il Potassio simbolo K (da Kalium)
I colori dell’evidenziatore non sono casuali! Per L’Azoto avevo usato il verde perché lo associassi alle foglie, il bianco del Fosforo è per associarlo alle parti bianche della pianta, cioè le radici e il fusto.
Mentre il ruolo principale del Potassio è quello di sostenere la produzione dei fiori, dei frutti e anche delle parti dure della pianta.
Questa è una semplificazione per dare uno schema facile da ricordare.
Il fosforo ha la caratteristica di essere molto poco mobile nel terreno e anche poco solubile. In compenso la richiesta di fosforo delle piante è relativamente bassa. Per questo nei concimi è sempre l’elemento meno concentrato.
Sia il Fosforo che il potassio sono presenti nel terreno naturale in quantità sufficienti per le piante. Nei terreni coltivati possono diventare scarsi.
Riassumendo, quando dobbiamo concimare il prato non esiste un solo tipo di concime e non c’è il concime migliore in assoluto. Scegli quello più ricco di azoto, per la primavera e quello organico o misto (organo-minerale) per i periodi di stress come l’inverno e l’estate.
Il numero di concimazioni non è così alto come sembra: nella media se ne fanno 4/6 all’anno. Ma tutto dipende dalle prestazioni che vogliamo dal nostro tappeto verde e dall’insieme delle cure di manutenzione.
Di queste ne parlerò nelle prossime puntate